Home Nazionale Mattarella: un anno al Quirinale da arbitro imparziale/Adnkronos (5)

Mattarella: un anno al Quirinale da arbitro imparziale/Adnkronos (5)

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(AdnKronos) – Senza dimenticare naturalmente “un’incisiva riforma istituzionale, tesa a differenziare le competenze della Camera dal Senato”, per “rendere più rapide le procedure legislative. Uno dei punti nevralgici, centrali di questa legislatura”. Ma “qualunque riforma si riesca a realizzare, la democrazia –ha messo in evidenza il Presidente della Repubblica- assumerà le modalità concrete che gli attori le daranno, con il loro senso dello Stato, con l’etica della loro azione, con quanto di partecipazione dei cittadini riusciranno a promuovere”. Una sottolineatura che rimanda all’invito ripetuto a più riprese in questi mesi per combattere “la battaglia per l’affermazione piena della legalità e contro la corruzione. Illegalità, malaffare e zone grigie sono un peso per la libertà, per l’economia e per il futuro dei nostri figli. Possiamo vincere sulle mafie, e le sconfiggeremo”.
E’ così che si dimostra di “aver cura della Repubblica”. Un appello che Mattarella ha rivolto ai rappresentanti delle Istituzioni nel tradizionale incontro prima di Natale e che ha ripetuto nel messaggio di fine anno. Per “attuare la Costituzione, che non è soltanto un insieme di norme ma una realtà viva di principi e valori”. Per vincere le sfide che attendono il nostro Paese, a partire dall’esigenza di consolidare una ripresa economica che tuttavia non ha ancora posto fine “alle difficoltà quotidiane di tante persone e di tante famiglie”, iniziando dalla necessità di garantire un lavoro che “manca ancora a troppi dei nostri giovani” e di risolvere la questione meridionale, che è “questione nazionale”.
Tutto questo ricordando “doveri e limiti” fissati per tutti dalla Carta fondamentale, “che prevede il rispetto dei propri limiti e delle competenze altrui, la migliore garanzia per la difesa dei confini delle competenze di cui si è titolari”. E “questo vale anche per il Presidente della Repubblica”, che, come disse Mattarella al momento del giuramento, è l’arbitro cui “compete la puntuale applicazione delle regole” , che “deve essere -e sarà- imparziale”.