(AdnKronos) – I difensori Tizzoni e Pieragostini, ritengono che l’ipotesi di istigazione al suicidio “debba essere vagliata con maggior attenzione” anche con riferimento “ai pregressi maltrattamenti ai danni di Carlotta”, visto che, ricordano, su un tavolo della sua abitazione c’era parte della documentazione relativa alle denunce sporte contro il fidanzato e referti medici sulle lesioni subite dalla vittima. Quanto accaduto in piazza Napoli a Milano “non doveva essere considerato a sé stante, ma come epilogo di un percorso di violenze, maltrattamenti e atteggiamenti assillanti e prevaricatori che, senza soluzione di continuità, era iniziato da parecchi mesi”.
Qualora il pubblico ministero non ritenesse la sussistenza dell’istigazione al suicidio, i legali chiedono che si possa indagare per “omicidio colposo” avvenuto al termine di un gioco erotico finito male oppure per “omissione di soccorso” visto che, a dire dei legali, l’ha abbandonata ubriaca in un parco da sola sapendo che non aveva la possibilità di rientrare a casa visto che le chiavi le aveva lui.
I difensori chiedono inoltre di disporre approfondimento medico-legale per verificare “la natura, il significato e soprattutto i tempi di produzioni delle lesioni rinvenute sul corpo della vittima”; accertamenti biologico-genetico-forensi per trovare eventuali tracce organiche sulla sciarpa e su altri reperti raccolti; un approfondimento tecnico ulteriore sulle videoregistrazioni effettuate dalle telecamere di piazza Napoli; l’acquisizione dei tabulati del traffico telefonico e degli strumenti informatici e telefonici di Venturi per poter ricostruire quanto accaduto quel 31 maggio e far luce sulle sue dichiarazioni che mostrano “incongruenze ed omissioni”.