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Mise: dal governo un fondo per l’innovazione dei call center

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Roma, 18 apr. (Labitalia) – Un fondo per l’innovazione per abbinare tecnologia e formazione, per arrivare alla digitalizzazione delle aziende e rendere più stabile l’occupazione. E’ questa la proposta che il governo ha messo sul tavolo del confronto sui Call center oggi al secondo round convocato al Mise anche per presentare le verifiche svolte per contrastare le delocalizzazioni, dando appuntamento alle parti sociali per il prossimo 17 giugno.
A guidare l’incontro il viceministro allo Sviluppo, Teresa Bellanova che alle parti sociali ha illustrato l’emendamento al ddl Concorrenza con cui inasprire le sanzioni già previste contro le delocalizzazioni, in cui sono state individuate le competenze dei ministeri sulla comunicazione e sulla comminazione delle sanzioni in caso di mancata informazione al cittadino sull’ubicazione, in un paese extra Ue, del call center. Da parte del governo, intanto, prosegue il monitoraggio sui numeri, al momento ne sono stati vagliati 316 numeri.
“Stiamo cercando di dare soluzioni a un settore che ha una grande complessità”, spiega Bellanova per la quale “è troppo semplice dare tutta la responsabilità alle imprese committenti, dobbiamo guardare al complesso dei problemi”. Anche per questo, prosegue, “abbiamo istituito un coordinamento permanente. Dobbiamo investire nell’innovazione anche nell’ottica di ridurre gli esuberi dove sono stati dichiarati”. Quanto alle difficoltà immediate “a sostegno c’è lo strumento dei contratti di solidarietà oltre a 11 milioni per la cassa integrazione che servono a coprire per il 2017”, conclude. Il prossimo round si terrà il 17 giugno sempre al Mise.