Home Nazionale Omicidio Garlasco: scarpe, bici e graffi, tutte le prove contro Stasi/Scheda (3)

Omicidio Garlasco: scarpe, bici e graffi, tutte le prove contro Stasi/Scheda (3)

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(AdnKronos) – LE BUGIE – Il racconto di Alberto non convince: la telefonata al 118 viene fatta non davanti alla villetta ma a pochi passi dalla stazione dei carabinieri come svela una voce in sottofondo. Stasi mente sul numero delle biciclette in possesso della sua famiglia e non spiega di aver lavorato alla tesi la mattina del delitto, secondo l’accusa. Non convince il racconto del volto “pallido” della fidanzata ricoperto invece di sangue quando i soccorritori trovano il corpo di Chiara.
LE SCARPE – In primo grado, secondo i periti, le scarpe indossate dall’imputato e consegnate il giorno dopo ai carabinieri si sono potute ripulire dopo aver calpestato il pavimento sporco di sangue di casa Poggi. Secondo i nuovi periti, invece, è da escludere che il sangue secco, una volta pestato, si sia disperso. Chi ha calpestato il pavimento della villetta non poteva uscire con le scarpe pulite, la conclusione dei consulenti. Inoltre, l’esperimento effettuato sui tappettini della Golf nera – l’auto usata per raggiungere i carabinieri dopo aver scoperto il corpo di Chiara – certifica che qualche traccia di sangue doveva restare.
I GRAFFI – Nel processo d’appello ‘bis’ spunta la testimonianza di due carabinieri che parlano di due piccoli graffi visti sull’avambraccio di Alberto il giorno del delitto. Graffi, però, non fotografati e smentiti, a dire della difesa, da un soccorritore che avvicina Alberto davanti a via Pascoli.