Roma, 10 mar. (AdnKronos) – Un ponte tra il vertice Ue-Africa sull’immigrazione svoltosi a Malta nel novembre scorso e la prima Conferenza Italia-Africa che il Capo dello Stato inaugurerà il prossimo 18 maggio alla Farnesina, dando ulteriore impulso al dialogo e alla cooperazione tra il nostro Paese, l’Unione europea e il Continente africano. E’ questo il fil rouge che lega la missione che da domenica prossima, 13 marzo, e per una settimana vedrà il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, impegnato in Etiopia e in Camerun. Nel primo caso un ritorno, dopo il viaggio del 1997 di Oscar Luigi Scalfaro, nel secondo invece un esordio.
Non casuale naturalmente la scelta dei due Paesi, tra i più dinamici di questa parte del mondo sul fronte dello sviluppo economico e culturale e impegnati in prima linea sia nella lotta al terrorismo e nei processi di pacificazione, che nell’accoglienza ai migranti. Un’occasione quindi anche per ribadire in maniera concreta e tangibile l’esigenza e la possibilità di creare quelle condizioni di pace, stabilità e progresso, necessarie per eliminare le cause che favoriscono la fuga dalla violenza e dalla morte di carovane di persone o il proselitismo di chi ha scelto di combattere le conquiste di libertà e democrazia seminando terrore e morte.
Importante da questo punto di vista la visita che Mattarella compirà nella sede dell’Unione africana, ad Addis Abeba, martedì 15 febbraio, incontrando la presidente della Commissione, Nkosazana Dlamini-Zuma. Una circostanza per riconfermare l’importanza del ruolo che l’organismo riveste per la cooperazione con l’Unione europea e l’Italia nella gestione del fenomeno migratorio e nel mantenimento della pace e della sicurezza, con la partecipazione alle missioni civili e militari.