(AdnKronos) – Con i suoi 22 milioni di abitanti, un’età media di 19 anni e un tasso di alfabetizzazione del 70 per cento, il Paese rappresenta anche in questo caso uno sbocco commerciale e culturale per l’Italia, con una reciprocità testimoniata ad esempio dai 3.200 studenti camerunensi che scelgono di studiare in università italiane, prima comunità africana presente nei nostri atenei.
In questo contesto si inseriscono la visita di Mattarella, il suo intervento e il colloquio con gli studenti all’Università di Yaoundè I e l’incontro con il ministro dell’Istruzione superiore, Jacques Fame Ndongo; la visita al più importante Istituto di Belle arti dell’Africa centrale; la consegna a due studenti del diploma di laurea in ingegneria, in rappresentanza dei 70 laureati dei corsi co-organizzati dall’Università di Padova e dalla Scuola nazionale dei lavori pubblici del Camerun, in vista dell’apertura di una sede decentrata della stesso ateneo del capoluogo veneto.
Appuntamenti in programma tra venerdì e sabato, quando l’agenda del Capo dello Stato prevede anche incontri con una valenza economica e soprattutto sociale: la presenza alla Ferrero, che impiega 200 donne nella lavorazione del cacao e che ha realizzato anche una scuola materna; la cerimonia di presentazione del contributo italiano all’Unhcr per interventi a favore della crisi dei rifugiati nell’estremo Nord del Paese; l’incontro con i mille volontari della Comunità di Sant’Egidio.
Concentrati giovedì invece gli incontri a carattere politico con il Presidente della Repubblica del Camerun, Paul Biya e la firma di accordi bilaterali: uno relativo alla cooperazione culturale, l’altro contenente un programma sull’utilizzo dei fondi derivanti dalla cancellazione dei debiti. Domenica 20 marzo il rientro a Roma.