(AdnKronos) – In caso di vittoria del No al referendum, il 5 dicembre “chi pensa a strani pasticci li fa senza di me”, ha detto Renzi a Rtl. “Non ce la faccio a restare abbarbicato alla poltrona. Io sto qui per cambiare le cose”. Tanto meno per fare un governo di scopo: “Se i cittadini dicono di No e vogliono un sistema che e’ quello decrepito che non funziona, io non posso essere quello che si mette d’accordo con gli altri partiti per fare un governo di scopo o un governicchio”.
“Quando smettero’ di fare il presidente del consiglio -ha aggiunto Renzi- mi inchinero’ alla bandiera italiana e diro’ grazie per l’onore che ho avuto di servire il paese. Non faro’ come altri che tengono il broncio”. “Mi auguro solo di non avere il tocco dell’ex” come di quelle persone che hanno scelto il No al referendum “perché non hanno avuto una poltrona” ma che, se l’avessero avuta, oggi “sarebbero i principali campioni del Sì”.
Il riferimento a D’Alema? “Non solo”, ha detto il premier che non ha risparmiato una frecciata a Pier Luigi Bersani. “Ho molto rispetto per Bersani, ma non capisco le sue metafore. Non gliela faccio. Quella del tacchino sul tetto, non l’ho ancora capita. Ora la mucca nel corridoio. Questa analisi zoologica di Bersani e’ interessantissima ma io sono limitato e non riesco a capire. Capisco che ha votato tre volte la riforma, invece. E adesso vota no. Evidentemente la mucca o qualche altro animale deve avergli suggerito di cambiare posizione…”.