Milano, 15 ott. (AdnKronos) – “Il fronte del ‘no’ non è unito contro Renzi. Il fronte del ‘no’ è unito contro una riforma costituzionale che riteniamo sbagliata per moltissimi motivi. Per quanto mi riguarda, in quanto governatore di una regione, perché ci riporta a un passato oscuro di centralismo romano, cancellando 22 anni di progresso delle autonomie locali”. Così Giovanni Toti, governatore della Liguria, riferendosi al referendum costituzionale, a margine dell’evento ‘Renzexit, no al referendum di Renzi, promosso da Fratelli d’Italia, in corso in Piazza del Liberty a Milano.
“Quindi per quanto mi riguarda non è un voto contro nessuno, anche se potrebbe avere degli effetti favorevoli nell’immediato, come evitare di mandare dei militari in Lituania e mandarli invece a evitare che gli immigrati ci investono, oppure evitare una finanziaria che taglia un miliardo di euro alla sanità. Ma questi sono effetti positivi collaterali. L’effetto positivo principale è quello di impedire che questa riforma costituzionale entri in vigore”.
Sulla riforma che il Pdl approvó nel 2006, Toti spiega “di non avere alcun merito”, ma che si trattava di una proposta che “valorizzava le autonomie locali” e che “indirizzava il paese verso il federalismo” e abbatteva i costi della politica e che riduceva “effettivamente” i costi della politica. “Tutto questo – conclude – io in questa riforma non l’ho visto” .