Home Nazionale Ricerca: Sissa Trieste, olfatto non orienta le scelte dei bimbi under 5

Ricerca: Sissa Trieste, olfatto non orienta le scelte dei bimbi under 5

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Roma, 14 dic. (AdnKronos Salute) – Primi dei 5 anni i bambini non ‘collegano’ quello che vedono e annusano. Solo dopo i 5 inizia l’olfatto inizia a indirizzare le scelta dei piccoli. E così il processo di integrazione tra immagini e odore aumenta con il crescere dell’età. E’ quanto emerge da uno studio della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) in collaborazione con il Please touch museum di Philadelphia (un museo interattivo della scienza dedicato ai bambini) pubblicato su Developmental Science.
La ricerca ha coinvolto più di 150 bambini fra i 3 e gli 11 anni, permettendo di tracciare una curva di sviluppo dell’integrazione visuo-olfattiva. I ricercatori hanno osservato che “prima dei 5 anni i bambini tendono a non integrare ciò che vedono e ciò che annusano”. “L’esperimento era molto semplice – spiega Valentina Parma, ricercatrice della Sissa di Trieste – I bambini prima annusavano un pennarello che poteva emanare l’odore di rosa, pesce marcio o nessun odore e subito dopo veniva chiesto loro di indicare uno fra due volti che apparivano su un monitor. L’espressione delle facce poteva essere neutra, felice o disgustata”.
“Fino a 5 anni i bambini tendono semplicemente a scegliere la faccia con l’espressione felice – spiega Parma – senza nessun collegamento con l’odore poco prima annusato. Preferiscono questi volti perché veicolano un’emozione positiva. Dopo i cinque anni, però – aggiunge – i bambini cominciano a scegliere la faccia con l’espressione congruente all’odore che hanno appena annusato. L’odore che giudicavano come soggettivamente meno piacevole (generalmente l’odore di pesce) incrementava la scelta della faccia disgustata. Questo comportamento si fa via via più marcato con il crescere dell’età dei ragazzi”.
“Il nostro lavoro contribuisce a colmare un vuoto nella letteratura definendo come nello sviluppo tipico olfatto e vista vengono integrati in bambini e pre-adolescenti, indicando il ruolo che l’olfatto ricopre nel modificare la capacità di scelta nei bambini – commenta la ricercatrice -Diverse sono le ipotesi sui meccanismi alla base di questo processo: la più probabile è che sia collegato allo sviluppo della teoria della mente, la capacità di mettersi nei panni degli altri. Intorno ai 5 anni questa capacità migliora significativamente per cui ipotizziamo che la scelta del volto congruente alla piacevolezza dello stimolo olfattivo sia legata alla capacità di immedesimarsi nel volto sullo schermo”.