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Riforme: Radicali lanciano campagna per libertà voto, no a plebiscito

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Roma, 27 apr. (AdnKronos) – Una campagna per la libertà di voto che, attraverso il sito ‘www.vogliamo-scegliere.it’, raccolga adesioni della società civile affinché il referendum costituzionale di ottobre “non sia un plebiscito bensì un’occasione di confronto democratico dove ai cittadini sia garantito un reale potere di scelta”. A lanciarlo i Radicali italiani, oggi in conferenza stampa alla Camera con una richiesta di referendum per parti separate e due richieste di referendum parziali, una relativa all’elezione del Senato e l’altro relativo all’articolo 75 della Costituzione.
Le richieste di referendum, presentate oggi alla stampa, tra gli altri, da Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e Mara Mucci, deputata ex M5S iscritta a Radicali Italiani, saranno depositate in Parlamento per la raccolta delle firme dei parlamentari e, nei prossimi giorni, presso la Corte di Cassazione per avviare la raccolta firma tra i cittadini.
Per i Radicali, “costringere gli italiani a scegliere tra un secco Sì o No in blocco all’intera riforma Renzi-Boschi è in forte contraddizione con il principio costituzionale della libertà di voto, con la giurisprudenza della stessa Corte Costituzionale in materia di omogeneità del referendum, con gli standard democratici internazionali”. E anche la procedura che porterà al voto referendario, disciplinata dalla legge 352 del 1970, a detta dei Radicali “si presenta piena di lacune rispetto alla modalità di fissazione della data del voto, del ruolo del governo, i diritti dei promotori, le garanzie in merito all’informazione da rendere ai cittadini. Esito certo di un referendum di questo tipo – sostengono – sarebbe l’aumento della crisi di legittimità del sistema”.