Home Nazionale Sanità: cala aspettativa vita Usa per prima volta dal ’93, dibattito esperti

Sanità: cala aspettativa vita Usa per prima volta dal ’93, dibattito esperti

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Milano, 30 dic. (AdnKronos Salute) – Negli Usa cala l’aspettativa di vita nel 2015. E’ la prima volta dal 1993. Secondo i dati del National Center for Health Statistics riportati dai media, gli americani muoiono in media a un’età più giovane a causa della crescente mortalità per malattie cardiache, ictus, overdose di droga, diabete, incidenti e altre cause che hanno innalzato il tasso di mortalità dell’1,2%. Le statistiche, che sembrano segnalare un declino dello stato di salute del Paese, hanno acceso dibattiti e riflessioni.
Mentre la nuova amministrazione in entrata, come annunciato da Donald Trump, si prepara a rimodellare sistema sanitario e budget, si dovrebbero tenere a mente – sottolinea un editoriale pubblicato sul ‘Washington Post’ – le sfide poste dalla salute pubblica, che non possono essere risolte senza fondi a ricerca, campagne governative per la salute, sostegno alle persone con basso reddito. Sfide che potrebbero diventare più impegnative dal momento che i figli del baby boom stanno invecchiando, richiedendo più cure e assistenza, e dal momento che può essere che gli americani di molte fasce d’età stiano vivendo meno in salute.
Una lettura dei dati accende i riflettori sulle cosiddette ‘malattie della disperazione’ – suicidi, alcolismo e uso di droghe – che secondo alcune ricerche affliggono in maniera crescente la ‘Middle America’ bianca. La mortalità degli uomini afro-americani è aumentata più o meno come per gli uomini bianchi. Guardando alla popolazione nel suo complesso, i decessi sono cresciuti per una vasta gamma di cause. Le malattie del cuore sono state il killer più grande, alcuni esperti suggeriscono che l’aumento a lungo termine dell’obesità stia presentando il conto. Viene poi evidenziato il tema della dipendenza da oppioidi. E, ancora, il fatto che altre importanti nazioni sviluppate non vedano aumenti di mortalità comparabili. Ma ci sono anche dati positivi, come il calo dei fumatori o il fatto che il cancro, seppure fra i big killer, abbia portato a una perdita di vite inferiore all’anno precedente.