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Scavi al Pionta, ancora novità per la campagna archeologica

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Scavi al Pionta, ancora novità per la campagna archeologica
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Chi farà donazioni per sostenere il progetto potrà beneficiare dell’Art Bonus

Chi donerà fondi e somme a favore del progetto “Alla scoperta del Colle del Pionta” potrà beneficiare dell’Art Bonus”. Dopo le autorizzazioni allo scavo concesse dal ministero, ecco un’altra importante novità per l’associazione Academo e per tutti coloro che hanno intenzione di contribuire al progetto. I novelli mecenati che decideranno di sostenere l’iniziativa, infatti, potranno contare in un credito di imposta pari fino al 65 percento delle erogazioni da ripartire in tre quote annuali di pari importo.

La legge di stabilità ha reso permanente l’Art Bonus. Per scoprire come funziona e come sostenere il progetto è possibile collegarsi al sito http://artbonus.gov.it/

Sono solo due i progetti aretini presenti nel sito del governo: gli affreschi di Piero della Francesca e  l’ntervento di riqualificazione dell’area archeologica del Pionta, la sua sistemazione e la salvaguardia. Per saperne di più è possibile accedere alla scheda dell’intervento, all’indirizzo: http://artbonus.gov.it/area-archeologica-colle-di-pionta-duomo-vecchio-arezzo.html.

Il progetto per la nuova campagna di scavo adesso è pronto, le autorizzazioni ci sono ma per vederlo decollare  servono i fondi. “L’associazione – ha spiegato Mariottini – si è fatta carico delle spese per le indagini preliminari. Ora invitiamo la città a sostenere la campagna”.

L’obiettivo da raggiungere per dare il via ai lavori è pari a 100mila euro.

La storia “scritta” sotto al Colle

Colle del Pionta nasconde oggi pezzi di storia della città. A partire dal VII secolo fin dopo l’anno Mille fu un luogo di potere, di cultura e sede della cittadella vescovile. Qui nacque la terza università europea (dopo Parigi e Bologna) e sempre qui, molto probabilmente, Guido Monaco inventò il tetragramma. Ma colle del Pionta fu anche uno dei luoghi di riferimento della spiritualità occidentale, dove i pellegrini che andavano a Roma facevano tappa. Un luogo dove potrebbe trovarsi anche la tomba di San Donato, patrono della città, le cui reliquie sono conservate nella Cattedrale, ma del cui sepolcro si sono perse le tracce nelle pieghe della storia.