(AdnKronos) – Quelle di Rio de Janeiro, in caso di qualificazione, con ogni probabilità saranno le ultime per lo sciabolatore azzurro. “Penso proprio di sì anche se la scherma è ancora la mia vita, è una sfida che mi stimola tantissimo. E’ uno sport che adoro e rappresenta tutto per me. Mi emoziono sempre a salire in pedana. La fatica di ogni allenamento non la sento più di tanto, ho voglia di andare in palestra per provare a raggiungere nuovi traguardi. Certo pensare di essere in gara a Tokyo a 41 anni credo sia davvero improbabile”.
Infine Montano traccia un bilancio della sua carriera, contrassegnata da picchi altissimi (oltre all’oro olimpico, il livornese è stato anche campione mondiale ed europeo individuale) ma anche da cocenti delusioni: “Io sono quello delle rimonte impossibili o delle ‘debacle’ inattese. Ho sempre avuto alti e bassi e forse la gente mi vuole bene anche per questo motivo, perché mi hanno reso più umano, alle vittorie sono spesso seguite cocenti delusioni. Le sconfitte però mi hanno reso uno sportivo migliore e da ogni amarezza sono riuscito a costruire una futura vittoria”.