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Tralicci, smog e vita al chiuso aumentano rischi demenza

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Roma, 13 ott. (AdnKronos Salute) – Vivere sotto un traliccio delle linee elettriche, bere acqua troppo ricca di alcuni minerali, respirare aria inquinata e passare troppo tempo al chiuso. Secondo una ricerca dell’University of Edinburgh tutti questi elementi possono aumentare il rischio di demenza. Gli scienziati pensano che circa due terzi del pericolo siano causati da fattori come fumo, diabete, obesità e genetica. Ma un altro terzo resta inspiegato. Ebbene, per i ricercatori scozzesi la colpa sarebbe di alcuni fattori ambientali, finora insospettabili, come spiegano su ‘BMC Geriatrics’.
Il team ha esaminato oltre 4 mila studi per arrivare a stilare la lista dei ‘cattivi’. Così i ricercatori hanno scoperto che la carenza di vitamina D, prodotta dall’organismo attraverso l’esposizione ai raggi del sole, e il fatto di respirare aria inquinata sono fortemente implicati nel rischio demenza. Insieme all’esposizione sul lavoro ad alcuni tipi di pesticidi.
Eccessivi livelli di minerali nell’acqua, come il selenio, possono essere collegati alla malattia, secondo i ricercatori, come pure il fatto di vivere sotto i tralicci delle linee elettriche. Come spiega Tom Ross dell’Alzheimer Scotland Dementia Research Centre all’University of Edinburgh, “il nostro obiettivo è prevenire o ritardare l’arrivo della demenza. I fattori di rischio ambientale sono un’importante nuova area da considerare, anche dal momento che possiamo fare qualcosa” per modificarli. “Abbiamo rilevato un’evidenza particolarmente forte per inquinamento e carenza di vitamina D. Ma dobbiamo fare maggiori ricerche per capire se questi fattori stanno causando la demenza, e nel caso, cosa possiamo fare per evitarlo”, conclude.