Roma, 10 nov. (AdnKronos) – “La vittoria di Donald Trump lancia un messaggio su cui riflettere anche alla politica europea e italiana. Con la Clinton ha perso la sinistra pro-establishment, custode degli equilibri del capitalismo finanziario e che ha cancellato la sua funzione essenziale: battersi per il cambiamento, migliorare le condizioni dei cittadini, ridurre le disuguaglianze e far avanzare i diritti”. Così Alfredo D’Attore, dell’esecutivo nazionale di Sinistra Italiana intervenendo a Radio Cusano Campus.
“A partire dagli anni ’90 – prosegue D’Attorre – la sinistra si è limitata a pensare che la globalizzazione fosse un fenomeno da cavalcare e che il mercato globale fosse capace di autoregolarsi. Con Clinton, Blair, Schroeder, Renzi si è creata quella contiguità tra establishment politico e finanziario che oggi viene respinta dagli elettori”.
“Ieri Bersani ha detto parole impegnative e importanti su Sanders che avrebbe potuto battere Trump e sulla sinistra che deve tornare ad alzare le proprie bandiere per tornare a vincere. Dire no al referendum costituzionale di Renzi è il punto da cui partire per elaborare una proposta di sinistra che sia capace di interpretare e di trovare soluzioni a un mondo che cambia”, conclude il parlamentare di Sinistra Italiana.