Siamo in una regione dell’attuale Germania qualche anno prima della nascita di Gesù. Due fratelli, Armin e Wulf, sono in un bosco e quando davanti a loro appare “…una strada lastricata di pietre levigate, larga almeno trenta piedi, perfetta in ogni particolare, asciutta e dritta, costante nelle sue dimensioni e completa nella sua struttura. Era bella come se gli stessi dei l’avessero costruita.” Sono i primi passi  di Teutoburgo l’ultimo libro di Valerio Massimo Manfredi che lo scrittore è venuto a presentare al Giardino delle Idee.

Già in queste prime pagine lo scrittore ci fa partecipi delle differenziazioni tra il mondo “romanizzato” e l’altro. Alle struttre del primo, strade, acquedotti, campi coltivati, città etc. facevano da contraltare le foreste immense ed i minuscoli villaggi di un popolo diviso in mille tribù e che ancora non conosceva l’agricoltura. Il romanzo ci racconta la vita dei due fratelli che si ritroveranno, al termine, sulle opposte rive del fiume l’uno, Armin, a capo dei germanici l’altro ufficiale romano.

Nel mezzo la battaglia che da il titolo al libro e che cambia per sempre le sorti dell’Impero Romano e del mondo.In una Borsa Merci gremita il famoso storico ed archeologo Valerio massimo Manfredi ha illustrato Teutoburgo intervistato da Luca Caneschi e Barbara Bianconi. Menzione per l’organizzazione, come sempre impeccabile, del Giardino delle Idee.