Venezia, 12 dic. (AdnKronos) – “Uno spettro si aggira per l’Europa ed è lo spetto della Cina. Il Paese del dragone, da oggi 12 dicembre, è infatti nelle condizioni di presentare un ricorso al Wto se l’Ue non cancellasse i dazi in vigore. Ciò è dovuto al fatto che sono passati 15 anni dal fatidico 11 dicembre 2001, data in cui Pechino è entrata nell’Organizzazione mondiale del Commercio (Wto), allora senza essere riconosciuta come economia di mercato (Mes), ma con l’impegno che il suo status sarebbe stato rivisto dopo 15 anni. Quindici anni sono un tempo interminabile che rende ancora più colpevole una Unione Europea che ha nicchiato e, ancora oggi a tempo scaduto, non ha preso una decisione”, a denunciarlo è Agostino Bonomo presidente di Confartigianato Imprese Veneto.
“Che alla Cina venga riconosciuto il cosiddetto MES (Market Economy Status) oppure che lo diventi in automatico, poco importa. Le conseguenze per il manifatturiero veneto, italiano e dell’’Europa in generale saranno certamente devastanti – avverte – Con il riconoscimento del MES e la caduta automatica di tutti i dazi antidumping finora applicati – prosegue Bonomo – di fatto le nostre 34.413 imprese artigiane della manifattura non sarebbero più tutelate dalla concorrenza sleale della Cina”.