(AdnKronos) – (Adnkronos) – E, ancora nella missiva viene sottolineato che “La disgraziata ipotesi di un rientro forzoso dei mutui erogati in caso di bail-in (che, al netto degli incagli e sofferenze, si stimano oltre i 30 miliardi) creerebbe un danno tale da minare la capacità di ripresa non solo del Veneto ma dell’intero Paese, costituendo il Nord Est locomotiva del sistema economico e produttivo nazionale. Ci permettiamo di ricordare che le categorie economiche della Regione Veneto rappresentano quasi il 10% del Prodotto Interno Lordo e sono tra i maggiori contributori al benessere del nostro Paese”.
“Siamo consapevoli che, mentre c’è già chi si occupa di fare chiarezza sul passato, tutti dovranno fare sacrifici, nell’ambito dei propri ruoli e disponibilità, per contribuire alla soluzione della crisi. Imprenditori e lavoratori, famiglie e imprese, hanno già sopportato un danno enorme e non recuperabile. Non sono in grado di dare di più”, sottolineano.
“Per questo tutte le Organizzazioni che hanno dato vita ad Arsenale 2022 condividono e si rendono parte attiva, ciascuno secondo le proprie specificità, per mantenere la quotidiana operatività, ed evitare l’abbandono degli istituti da parte dei correntisti, e per trovare accordi che intervengano al più presto sulla riduzione strutturale dei costi, per riportare Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza almeno all’equilibrio di bilancio, tutte condizioni indispensabili per dare messaggi concreti a possibili investitori interessati al loro salvataggio”, assicurano.