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Braga (Periti agrari): “Il nostro futuro passa dalla scuola”

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Roma, 25 lug. (Labitalia) – Il futuro dei periti agrari passa dalla scuola. E’ il ‘messaggio’ che arriva dalla presentazione del nuovo Collegio nazionale dei periti agrari e dei periti agrari laureati, che si è tenuta alla Camera dei deputati a Roma. E il nuovo Collegio si è rivolto alle scuole tecnico-agrarie, agli Its e alle università. “Con loro -ha detto il presidente del Collegio nazionale dei professionisti, Mario Braga- stringeremo un patto, un contratto di compartecipazione alla progettazione e realizzazione di processi di nuova professionalizzazione”.
E l’obiettivo del Collegio, che rappresenta gli oltre 15mila iscritti, è quindi creare una professione del futuro. “Abbiamo bisogno -ha detto Braga rivolgendosi alle istituzioni- di cambiare il nostro ordinamento, che è del 1968, e il nostro regolamento in tempi brevi. Il mondo è cambiato, l’agricoltura anche”. Per Braga, l’obiettivo principale dei prossimi anni per il Collegio dovrà essere “affermare una delle professioni centrali del modello agricolo, alimentare e ambientale di questo Paese: abbiamo bisogno di una nuova idea, di un nuovo progetto complessivo per valorizzare quello che è il patrimonio più grande che oggi qualifica la nostra economia generale”.
“Noi -ha concluso Braga- abbiamo una relazione stretta con il territorio: oggi finalmente ci riappropriamo di questa simbiosi tra il lavoro intellettuale, il lavoro manuale e la terra. E non dimentichiamo che il nostro Paese è unico al mondo”. E alla conferenza ha partecipato anche Luca Sani, presidente della commissione Agricoltura della Camera, secondo cui il contributo dei professionisti è centrale “in tutte le sfide che l’agricoltura è chiamata ad affrontare”.