Roma, 9 gen. (AdnKronos) – E’ convocato per dopodomani, mercoledì 11 gennaio, alle 16.30 il Parlamento in seduta comune per l’elezione di un giudice costituzionale, chiamato a sostituire Giuseppe Frigo, dimessosi il 6 novembre scorso. Complici la campagna referendaria e la succesiva crisi di governo e poi le vacanze natalizie, finora non si è andati oltre dei timidi pourparler tra le forze politiche e mancano quindi i presupposti per poter arrivare ad un’elezione lampo.
Probabile quindi una fumata nera, prima passo per arrivare ad un abbassamento del quorum richiesto per poter approdare al palazzo della Consulta e facilitare così un accordo tra le forze politiche, in primis tra Pd e Forza Italia.
Frigo infatti il 21 ottobre del 2008 fu eletto in quota centrodestra e se il movimento di Silvio Berlusconi saprà giocare le sue carte stavolta è possibile che riesca ad indicare con successo un suo candidato, obiettivo mancato nel dicembre 2015, quando gli azzurri rimasero tagliati fuori dall’elezione di tre giudici costituzionali frutto di un’intesa tra Dem, M5S e centristi.