Home Nazionale Criminalità: operativa la Banca dati del Dna, nel mirino 2,4 mln di reati/Adnkronos (2)

Criminalità: operativa la Banca dati del Dna, nel mirino 2,4 mln di reati/Adnkronos (2)

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(AdnKronos) – Complesse misure per rendere inattaccabile il sistema e rispettare la privacy. La polizia penitenziaria raccoglie i tamponi salivari dei detenuti, invece la polizia, i carabinieri e la guardia di finanza raccolgono quelli di chi è ai domiciliari, a esclusione dei reati meno gravi per i quali non è previsto il prelievo. La Polizia Scientifica o il Ris analizzano e valutano invece i profili genetici sconosciuti estratti dalle ‘prove’ del crimine, cioè dal materiale biologico rilasciato sulla scena.
Le tracce vengono analizzate in laboratori accreditati a norma Iso 17025, che garantisce la competenza del personale, dei processi, delle prove eseguite e assicura la tracciabilità di ogni fase di lavoro. Se il Dna su una sigaretta trovata su un luogo di una rapina combacia con quello di un soggetto già inserito in banca dati, solo allora si potrà chiedere all’Afis, la banca dati delle impronte digitali che ha generato il codice anonimo del profilo genetico, di decodificare quel codice fornendo nome e cognome.
“Il profilo del Dna di ciascun individuo – sottolinea Egidio Lumaca – ha caratteristiche che lo rendono praticamente unico, con la sola eccezione dei gemelli identici, e ci consente di identificare con certezza una singola persona. Tanti più dati verranno inseriti, maggiore sarà la possibilità di trovare un ‘match’, il che non vuol dire automaticamente risolvere un caso, ma identificare in modo certo colui che ha rilasciato la propria traccia biologica sulla scena del crimine. Possiamo dire che dall’esito positivo del confronto tra traccia e soggetto può partire con più forza una nuova indagine alla ricerca del colpevole”.