Home Nazionale Criminalità: operativa la Banca dati del Dna, nel mirino 2,4 mln di reati/Adnkronos

Criminalità: operativa la Banca dati del Dna, nel mirino 2,4 mln di reati/Adnkronos

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Milano, 17 feb. (AdnKronos) – L’attesa è finita: i primi profili genetici sono stati inseriti nella Banca dati del Dna e ora si attende il ‘match’ che potrebbe risolvere un caso o riaprirne uno irrisolto. L’obiettivo del progetto, istituito con una legge nel giugno 2009 ma operativo solo da poche settimane, è quello di raggiungere i risultati di chi da anni dispone di questo strumento: nel Regno Unito il 62% dei dati inseriti ha restituito un legame tra la traccia trovata sul luogo di un crimine e il possibile autore.
Semplice intuire le potenzialità del ‘cervellone’ interforze: in Italia sono oltre 2,4 milioni i reati registrati nelle ultime statistiche ufficiali del Ministero dell’Interno (dal 1 agosto 2015 al 31 luglio 2016), di cui circa 32mila rapine e oltre 1,3 milioni furti. L’impiego potrà rivelarsi utile anche per omicidi, ricerca di persone scomparse, ‘cold case’ e lotta al terrorismo. “A fine gennaio – annuncia all’Adnkronos Egidio Lumaca, Primo dirigente tecnico della Polizia scientifica – abbiamo immesso il primo profilo. Si tratta di una banca dati con finalità giudiziarie, l’inserimento di ogni informazione genetica deve essere autorizzato dall’Autorità Giudiziaria”.
I tamponi salivari da cui estrarre il Dna, raccolti dal 10 giugno 2016 sono circa 30.000 tra detenuti e chi ha commesso reati, ma presto anche il resto della popolazione carceraria sarà sottoposta a prelievo. Il Dna ottenuto viene confrontato con quello estrapolato dalle tracce rinvenute sulla scena del crimine, attualmente sono stati inseriti in banca dati alcune decine di profili, ma presto diventeranno centinaia e poi migliaia. A ogni profilo genetico viene associato un codice alfanumerico, se due profili combaciano c’è il ‘match’, ma chi accede al sistema non trova un nominativo ma quei codici che per ragioni di sicurezza saranno decodificati in un momento successivo.