Home Nazionale Editoria: R&S, 153 mld di dollari giro affari 2016 (-8,4% su 2012)

Editoria: R&S, 153 mld di dollari giro affari 2016 (-8,4% su 2012)

0

Milano, 19 dic. (AdnKronos) – Da un modello editoriale centrato sulla pubblicità a un modello che punta sulla vendita di copie, cartacee o digitali che siano. Questa è la sfida che attende l’editoria mondiale, secondo un’indagine di R&S Mediobanca diffusa oggi. In generale nel mondo diminuisce il giro d’affari dell’industria dell’informazione: nel 2016 (dati elaborati da Wan – Ifra) si attesta a 153 mld di dollari, in calo dell’8,4% sul 2012, quando i ricavi erano stati di 167 mld. Tale riduzione, da 80 a 58 miliardi di dollari nei 5 anni, riguarda esclusivamente i ricavi da pubblicità cartacea (-26,9% nel 2012-2016), mentre aumentano quelli da diffusione cartacea (+3,4%), da diffusione digitale (+254,4% ) e da pubblicità digitale (+32%).
Nonostante la crescita del digitale, nel 2016 il 91,6% del giro d’affari mondiale proviene ancora dalla carta stampata. Nel mondo dell’editoria mondiale, le cui tre piazze principali sono Usa, Giappone e Germania – sta dunque cambiando il modello, che passa da un paradigma centrato sulla pubblicità a uno focalizzato sulla vendita. Infatti, continua l’inversione di tendenza iniziata nel 2014, quando i proventi da diffusione hanno superato quelli pubblicitari: nel 2016 il 56% del giro d’affari mondiale dell’industria dei quotidiani proviene dai ricavi diffusionali.
In questo contesto la pubblicità digitale garantisce all’industria dell’editoria margini di guadagno esigui: su ogni euro speso in pubblicità digitale, 61 centesimi vanno alle cosiddette ‘advertising tech companies’, soprattutto alle BigWeb companies: Google, con 75 mld di euro nel 2016, si accaparra la maggiore quota di ricavi da pubblicità digitale (principalmente attraverso Google Search e YouTube), seguita da Facebook, con 26 mld; al terzo e quarto posto le cinesi Baidu (9 mld) e Tencent (4 mld )