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Eni: raffineria Gela modello di bioeconomia

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Milano, 27 mag. (AdnKronos) – Raffineria di Gela modello di bioeconomia. E’ quanto sottolinea una nota di Eni in occasione dell’appuntamento internazionale che si è tenuto a Gela da titolo ‘The Bioeconomy in Transition – International Workshop on the future of Biorefineries in Europe’ che si è concluso oggi dopo una visita alla raffineria. Si è trattato di una 3 giorni di dibattiti e approfondimenti sul tema della bioeconomia, e in particolare sul ruolo delle bioraffinerie, organizzata dal Comune di Gela e da Unitelma-Sapienza Università di Roma con la collaborazione di Eni e la partecipazione di istituzioni ed esperti internazionali.
Al centro del confronto scientifico il polo industriale di Eni a Gela, che con l’investimento di 2,2 miliardi di euro previsti nel Protocollo del 2014, diventerà uno dei siti produttivi green più importanti d’Italia.
Negli ultimi anni l’industria europea delle raffinerie tradizionali ha attraversato un periodo di profonda crisi che ha portato alla chiusura tra il 2009 e il 2014 di ben 19 siti sui 98 presenti in Europa. In questo contesto, la riconversione green delle raffinerie è diventata una priorità strategica oltre che una necessità. Questo è il caso dell’impianto di Gela che, seguendo l’esempio di successo di Venezia, sarà trasformato in una delle poche raffinerie green di seconda generazione al mondo, con una fortissima attenzione al tema della sicurezza e dell’occupazione.