(AdnKronos) – Il funzionamento è simile a quello di un qualsiasi mutuo. La banca eroga una somma che dipende dal valore dell’ immobile a garanzia e dall’età del richiedente. Sulla somma erogata maturano interessi che vengono capitalizzati ogni anno e il debito residuo deve essere rimborsato dagli eredi alla morte del soggetto finanziato o recuperato attraverso la vendita dell’immobile da parte della banca. Per questo, è prerogativa essenziale che gli eredi siano a conoscenza e d’accordo con l’operazione. In questo caso, la proprietà dell’immobile resta sempre in capo al soggetto finanziato.
E’ una “innovazione con caratteristiche di finanza etica, che supera la cessione degli immobili in nuda proprietà, a tutela degli equilibri familiari e della serenità, anche economica, degli anziani”, spiega ancora Barrese. L’importo massimo del finanziamento non può eccedere i 400mila euro e il minimo è di 30mila euro. Dopo la morte, gli eredi hanno dodici mesi di tempo per rimborsare il debito.