(AdnKronos) – Bono ha, quindi, ricordato i numeri dell’accordo tra Fincantieri, Naval Group e Stx France. “L’Italia e la Francia beneficerebbero di un’entità con ricavi annui totali di circa 10 miliardi di euro, un portafoglio tecnologico all’avanguardia, una forte presenza internazionale (in oltre 20 paesi), con circa 35.000 dipendenti e un indotto in Europa stimato in oltre 120.000 persone e con un carico di lavoro (backlog) di circa 50 miliardi di euro”. A tutto questo si aggiungono le significative ricadute sul tessuto delle PMI che fanno parte del network di subfornitura e sui territori in cui esse sono localizzate.
” Il primo passo verso questa storica alleanza – ha proseguito Bono – sarà l’acquisizione da parte di Fincantieri del 51% (di cui l’1% in prestito dallo Stato Francese) di STX France, e il contestuale ingresso nel capitale della stessa STX France di Naval Group con una quota del 10%. Nel contempo, il governo italiano e il governo francese inizieranno a lavorare sul progetto più ampio di cooperazione nel settore militare, definendo entro giugno 2018 la roadmap dei passi necessari per implementare tale cooperazione”.
Sintetizzando, poi, i punti principali della lectio magistralis, “un’azienda esiste e prospera se è in grado di offrire quello che il mercato richiede e va dove ‘c’è un mercato’. Ciò vuol dire -ha detto Bono – anche che l’azienda è un laboratorio di innovazione continua, dato che, come ampiamente dimostrato da statistiche ormai consolidate, i prezzi dei prodotti sono decrescenti mentre i costi dei fattori produttivi sono crescenti, e questo non può che essere controbilanciato da un incremento della produttività basato sull’innovazione”.