Roma, 8 giu. (AdnKronos) – Nessuna drammatizzazione, silenzio assoluto mentre il Parlamento lavora, aspettando un esito che al momento non c’è. Non cambia la linea del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo l’impasse che si registra nell’esame della legge elettorale, che al momento sembra rendere particolarmente ardua l’approvazione di un sistema omogeneo per l’elezione di deputati e senatori, che sembrava invece realizzabile in tempi talmente rapidi da rendere possibile un’eventuale fine anticipata della legislatura.
Ma per il Capo dello Stato la priorità resta questa, ribadita ormai da sei mesi: dopo gli interventi della Corte costituzionale che hanno consegnato due modelli diversi per Camera e Senato, servono norme non inconciliabili che consentano la formazione degli stessi assetti politici nei due rami del Parlamento.
Inutile ipotizzare elezioni finchè non si sarà realizzata questa condizione. Nè è pensabile aggirare l’ostacolo ricorrendo ad un decreto legge per correzioni tecniche che consentano di aprire le urne con i sistemi usciti dalle sentenze della Corte costituzionale.