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Mafia: LiberoFuturo, nel Palermitano Cosa nostra ancora forte

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Palermo, 19 dic. (AdnKronos) – “In provincia, a differenza che in città, Cosa nostra è molto più resistente e la società civile meno reattiva. La mafia esercita un forte controllo del territorio condizionando gli appalti pubblici e interi settori dell’economia, come quello dell’edilizia, del movimento terra e dell’agricoltura. Una presenza forse meno evidente, ma proprio per questo più insidiosa perché mentre a Palermo la pressione asfissiante del pizzo ha generato una tensione fortissima dal basso, nei paesi del Palermitano questa reazione è mancata”. A dirlo all’Adnkronos è Enrico Colajanni, fondatore di LiberoFuturo e oggi nel direttivo dell’associazione antiracket, dopo la decisione del Consiglio dei ministri, su proposta del capo del Viminale, Marco Minniti, di prorogare per sei mesi lo scioglimento del Consiglio comunale di Corleone.
“E’ sicuramente una decisione dolorosa – spiega -. Evidentemente è stata riscontrata una presenza ancora pervasiva di Cosa nostra che poteva condizionare l’esito del voto e la vita democratica del paese. Il controllo di pezzi importanti dell’economia e la possibilità di controllare il voto consente alla mafia di entrare nei palazzi comunali. La conseguenza è che spesso molti imprenditori che denunciano si trovano a fare i conti con i sabotaggi di un pubblica amministrazione collusa”. Ecco perché, secondo Colajanni, proprio il tema del voto di scambio dovrebbe essere centrale nell’agenda politica. “Invece scandalosamente – denuncia il fondatore di LiberoFuturo – nessuna forza politica sembra voler affrontare seriamente la questione del controllo del voto, che, come testimoniano le cronache anche recenti, è ancora forte”.