Lucca, 3 (AdnKronos) – Nessun riferimento diretto alle polemiche che in questi giorni dividono forze politiche e opinione pubblica su temi quali eutanasia e adozioni, ma il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sembra indicare al Parlamento un metodo da seguire per sciogliere nodi così controversi, al centro di provvedimenti come ad esempio quello sul testamento biologico. E cita un precedente, la riforma del diritto di famiglia, “sintesi migliore tra i diversi punti di vista”, con la quale si riuscì, nel 1975, a “mettere da parte contrapposizione ideologiche”, un anno dopo il referendum sul divorzio “che aveva fortemente diviso il Paese tra i sostenitori del no e quelli del sì”.
Il Presidente della Repubblica ne parla ricordando a Lucca Maria Eletta Martini, che di quella riforma fu relatrice. “Fu un grande risultato per il nostro Paese, conseguito -ricorda- con una larghissima convergenza un anno soltanto dopo il referendum sul divorzio, che si era concluso con un risultato inequivocabile ma che aveva fortemente diviso il Paese tra i sostenitori del no e quelli del sì. Ebbene, un anno dopo quella contrapposizione, il Parlamento riuscì a comporre –proprio sul diritto di famiglia– un quadro avanzato, armonico e ampiamente unitario. E Maria Eletta Martini si trovò alla guida di questo processo, in cui si fu capaci di mettere da parte contrapposizione ideologiche e puntare, invece, sui valori della persona, la coerenza del diritto, la sintesi migliore tra i diversi punti di vista”. (segue)