Home Nazionale Migranti: pm Palermo, nigeriano torturava, violentava e uccideva le sue vittime

Migranti: pm Palermo, nigeriano torturava, violentava e uccideva le sue vittime

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Palermo, 20 giu. (AdnKronos) – Per mesi avrebbe minacciato, picchiato, violentato, torturato le sue vittime, migranti che avevano un unico desiderio: lasciare la Libia per raggiungere l’Europa. I pm della Procura di Palermo, che hanno firmato il fermo di John Ogais, detto ‘Rambo’, raccontano nel fermo di polizia giudiziaria tutte le violenze che l’indagato avrebbe commesso in Libia. A riconoscerlo sono state le sue stesse vittime, arrivate a Lampedusa. “Dopo essere giunti a Sabhah”, Ogais teneva le sue vittime “rinchiuse in una struttura nel deserto, il cosiddetto ghetto di Alì il libico, dove li minacciava anche con armi da fuoco, e li privava di ogni loro avere, al fine di ottenere, da parte dei loro familiari, il versamento della somma necessaria quale prezzo della liberazione (circa 300.000 CFA)”, dicono gli inquirenti. “Peraltro, durante il periodo di sequestro picchiava e maltrattava ripetutamente gli ostaggi con diversi strumenti di tortura (tubi di gomma e cavi elettrici), commettendo anche violenza sessuale sulle donne del gruppo”.
Non solo, il giovane nigeriano è anche accusato di tratta di esseri umani “nei confronti di un numero imprecisato di individui di diversa nazionalità, che si stavano recando dal loro paese sulle coste libiche per poi imbarcarsi verso l’Italia”, come dicono gli inquirenti nel fermo. “In particolare, dopo avere intercettato il gruppo nel deserto a Sabhah, li sequestrava in un casolare nel deserto, dove li minacciava anche con armi da fuoco e li torturava, riducendoli e mantenendoli in uno stato di soggezione continuativa, al fine di ottenere il pagamento del prezzo della loro liberazione e consentire loro l’ingresso nel territorio dello Stato italiano, costringendo le donne anche a prestazioni sessuali”. Il ragazzo è anche accusato di avere ucciso alcuni degli ostaggi in Libia.