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Nucleare: Royal, chiusura Fessenheim era impegno, lo abbiamo mantenuto

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Roma, 10 apr. (AdnKronos) – La chiusura della centrale di Edf di Fessenheim, in Alsazia, “era un impegno che era stato preso e volevo che fosse mantenuto. In Francia dobbiamo diversificare il mix energetico”. Ad affermarlo è il ministro francese dell’Ambiente e dell’Energia, Ségolène Royal commentando la firma del decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale francese, che permette la chiusura della centrale nucleare francese quando entrerà in servizio l’Epr di Flamanville, in Normandia. Un’entrata in vigore del reattore di terza generazione che è attualmente programmato nel 2019.
La Francia, rileva, Royal deve puntare quindi sulla diversificazione del mix energetico. “Ho fatto votare una legge che prevede di ridurre la quota del nucleare in Francia dal 75% al 50% nella produzione di elettricità. Quindi le vecchie centrali, che sono tra l’altro molto costosa a causa dei lavori e degli adeguamenti necessari, devono chiudere. Edf -sottolinea il ministro francese- deve investire in energie rinnovabili e in efficienza energetica”.
“E’ la prima volta nella storia di Edf -sottolinea ancora Royal- che il Cda del gruppo ha votato per la chiusura irreversibile di una centrale, quella di Fessenheim. Questo non impedirà ad altre centrali di chiudere, quelle che non rispettano le norme. Altre saranno rinnovate, altre ricostruite. C’è un processo di mutamento in corso. Non si può resta immobile e pensare che il tutto nucleare è la soluzione”. La legge oggi, spiega Royal, “dice il contrario: il nucleare ha vantaggi ma anche inconvenienti e che bisogna riequilibrare mix energetico francese”.