Palermo, 4 feb. (AdnKronos) – Un listone di coalizione, che metta insieme tutte le forze che a Roma come a Palermo appoggiano il Governo democratico. Eccola la nuova ipotesi a cui lavora il Pd siciliano in vista delle amministrative di Palermo in programma in primavera. Una soluzione utile da un lato a rinsaldare il patto con gli alleati e dall’altra a superare l’impasse nella ‘trattativa’ con il sindaco uscente Leoluca Orlando, ricandidato per la quinta volta alla guida della città.
Il primo cittadino, che nei giorni scorsi ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale con un affollata convention al teatro Golden, non fa mistero da settimane dei suoi veti. ‘No’ ai simboli di partito nelle liste ha ribadito il professore, che ha espresso anche più di un dubbio su alcune aree di Ncd, alleato del governatore Rosario Crocetta alla Regione e dei democratici a Roma.
Un bel grattacapo per il Partito democratico, che adesso tenta la mossa a sorpresa. Dell’idea si è discusso ieri pomeriggio durante un vertice tra i parlamentari regionali e nazionali del Pd e il segretario provinciale dei democratici, Carmelo Miceli. “Noi non consideriamo l’eventuale alleanza con Orlando ‘un’annessione’ ma l’unione, la sintesi di due aree che hanno la stessa matrice: il centrosinistra. Dentro questo perimetro l’intesa è possibile” spiega all’AdnKronos una fonte autorevole del Pd. Insomma, l’accordo deve essere politico e, magari, con un ragionamento che vada oltre l’orizzonte ‘ristretto’ delle amministrative nel lungo anno elettorale della Sicilia.