Home Nazionale Paolo Picchio, mi batto perché le Istituzioni raccolgano l’eredità di mia figlia Testimonial il papà di Carolina, prima vittima accertata nel nostro Paese

Paolo Picchio, mi batto perché le Istituzioni raccolgano l’eredità di mia figlia Testimonial il papà di Carolina, prima vittima accertata nel nostro Paese

0

Milano, 13 apr. (AdnKronos Salute) – Un’alleanza tra camici e divise contro l’emergenza cyberbullismo, che nel 2016 ha fatto registrare in Italia 235 denunce con minori vittime di reato, con 31 under 18 che si sono resi responsabili di atti che vanno dallo stalking alle molestie, alla diffusione di materiale pedopornografico. E’ stato siglato oggi a Milano un protocollo d’intesa tra la Polizia di Stato e la Casa pediatrica Asst Fatebenefratelli-Sacco, attiva dal 2008, in prima linea nell’assistenza alle baby-vittime del bullismo e della sua versione digitale.
La collaborazione, riferiscono i promotori, “si inserisce tra le iniziative di prevenzione messe in campo dalla Polizia di Stato e finalizzate a individuare i più efficaci strumenti di prevenzione nella lotta al cyberbullismo”. Ma l’accordo punta più in alto, e cioè alla creazione di un network nazionale con Milano capitale. La firma del protocollo, si spiega, “rientra in un progetto più ampio di prossimità, che vede da un lato la Polizia Postale e delle Comunicazioni realizzare specifiche azioni di formazione per un uso corretto del web rivolte sia alle figure professionali del Fatebenefratelli che ai giovani pazienti della struttura milanese, dall’altro la Casa pediatrica Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano quale ente coordinatore di una rete nazionale composta da diversi poli regionali. Ciascun polo regionale sarà coordinato da strutture sanitarie che applicheranno il modello di cura di Casa pediatrica”.
L’idea è di sviluppare “un sistema capillare di intervento che potrà contare anche sul supporto scientifico delle università e coinvolgere tutte le singole comunità locali, dalle scuole alle associazioni sportive, dagli oratori alle istituzioni locali, per curare le patologie che affliggono i minori: coloro che subiscono condotte di bullismo e cyberbullismo, come pure i loro coetanei che le esercitano”.
L’accordo è stato siglato in ospedale dal direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti speciali della Polizia di Stato, prefetto Roberto Sgalla, e dal direttore generale dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco, Alessandro Visconti. A tenere a battesimo l’iniziativa Paolo Picchio, padre di Carolina, prima vittima accertata di cyberbullismo in Italia. Presenti il direttore della Casa pediatrica, Luca Bernardo; Delia Campanelli, direttore dell’Ufficio scolastico della Regione Lombardia; Marco Bussetti, dirigente dell’Ufficio scolastico per l’ambito territoriale di Milano; Ivano Zoppi, presidente di Pepita Onlus che ha diffuso un’indagine sul sexting.
“Ormai da diversi anni – afferma Sgalla – la Polizia di Stato è impegnata in campagne di sensibilizzazione finalizzate a ridurre i rischi connessi a un uso improprio del web, soprattutto nei confronti dei cosiddetti nativi digitali. L’accordo siglato con la Casa pediatrica Fatebenefratelli di Milano si inserisce in un collaudato sistema di cooperazione nel comune obiettivo di rafforzare la circolarità delle informazioni sui temi della sicurezza in Rete, fornendo ai giovanissimi, agli adulti di riferimento e agli operatori del settore strumenti concreti per la loro salvaguardia”.
Diversi i reati ai quali si riferiscono le 235 denunce per cyberbullismo raccolte l’anno scorso in Italia: stalking (8 denunce, un minore denunciato all’autorità giudiziaria), diffamazione online (42 denunce, 11 minori denunciati), ingiurie, minacce e molestie (88, 6), furto di identità digitale su social network (70, 3), diffusione di materiale pedopornografico (27, 10).
“Con questo accordo – dichiara il Dg Visconti – il Centro nazionale sul disagio adolescenziale e la lotta al cyberbullismo conferma il suo ruolo di riferimento nazionale nella lotta al fenomeno, e diventa promotore di un modello di cura condiviso a livello nazionale e di azioni formative rivolte non solo ai giovani ma anche ai professionisti sanitari e alla comunità”.
“La collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni – commenta il pediatra Bernardo – si prefigge di intervenire con tempestività ed efficacia dalla parte dei ragazzi e delle loro famiglie, soprattutto in quelle dinamiche in cui alla domanda di legalità si accompagna spesso una particolare esigenza di accompagnamento, sostegno e terapia che necessita di una preparazione specifica e altamente qualificata”.
“Da anni – ricorda il papà di Carolina – mi spendo perché le Istituzioni possano raccogliere l’eredità di mia figlia e garantire, per legge, a tutte le ragazze e ai ragazzi d’Italia le informazioni e i supporti adeguati per un uso sano e consapevole dei nuovi strumenti digitali. La legge a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, in fase di approvazione, è proposta dalla senatrice Elena Ferrara, già insegnante di Carolina, e rimarca il ruolo della Polizia Postale e delle Comunicazioni non solo in termini di sicurezza, ma anche in chiave formativa”.