(AdnKronos) – (Adnkronos) – “Si tratta dei limiti più restrittivi in Europa e al livello mondiale – ha spiegato Luca Zaia – essere trattati dal governo come quelli che fanno i guastafeste non ci piace, così come non ci è piaciuto dover attendere 4 mesi per sentirci dire dal governo “arrangiatevi”. Noi in 4 minuti abbiamo introdotto i nostri limiti. Semplicemente volevamo evitare che non ci fosse atteggiamento non paritetico su tematiche così importanti. Purtroppo, da domani ci saranno cittadini veneti tutelati da questo punto di vista e il resto dei cittadini italiani che invece non lo saranno. Noi avevamo chiesto dei limiti nazionali proprio per evitare un’anarchia che in tema di salute mi pare una follia”.
“Avremmo voluto non occuparci di questo tema e non avere le acque inquinante, questa è la verità. Detto questo, sarebbe stato bello fare un lavoro di squadra che purtroppo il governo ci ha negato e ora siamo diventati un punto di riferimento a livello nazione. Se oggi c’è cultura sui pfas lo dobbiamo ad una regione che sul tema ci lavora da 4 anni, che ha speso 2 milioni di euro perché anche solo misurarli i pfas è difficile e servono macchine adeguate”. ha sottolineato il governatore del Veneto Luca Zaia spiegando il provvedimento che imporrà a breve dei limiti alla presenza di pfas nell’acqua.
Il provvedimento, in via prudenziale, prevedere un limite a 300 nanogrammi per litro anche per i pfas a catena corta, molecole ad oggi ritenute innocue. “A me spiace che su uns partita così complessa ci sia gente che ci liquida con battute come fosse un gioco – ha continuato Zaia – stiamo parlando della salute dei cittadini. E se oggi si stanno facendo in carotaggi, indagini epidemiologiche, delibere è in virtù del nostro operato. Purtroppo, su questa vicenda vedo solo polemiche da parte di chi considera questa tematica una terra di conquista per le prossime elezioni”.