Home Nazionale Porti: Delrio, riforma in fase conclusiva, Italia molo Mediterraneo (2)

Porti: Delrio, riforma in fase conclusiva, Italia molo Mediterraneo (2)

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(AdnKronos) – Per quanto riguarda la classificazione, spiega il ministro Delrio, si è superato il regime attualmente in vigore che fa riferimento a criteri e caratteristiche dimensionali, tipologiche, funzionali dei porti. “Abbiamo pensato che queste modalità di classificazione siano troppo complesse e non rispondano appieno al mutato quadro costituzionale che c’è tra Stato ed Enti Locali”, dice. La modifica proposta, invece, “tiene conto del riparto di competenze, appunto, tra Stato e Regioni, prevedendo una netta distinzione tra porti nazionali e porti regionali e creando quindi una netta semplificazione”.
“Per quanto concerne invece la revisione delle competenze di governance, in linea con i principi dettati dalle norme deleganti, si è previsto – prosegue Delrio – in capo al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale , in un’ottica di porre particolare attenzione al lavoro portuale, l’adozione del piano dell’organico del porto dei lavoratori delle imprese previa delibera del Comitato di Gestione, sentita la commissione consultiva, sulla base dei piani dell’impresa, degli organici, del fabbisogno lavorativo, che sono comunicati dalle imprese”.
Per Delrio, “un ulteriore aspetto innovativo è sui membri dei Comitati di Gestione: è stata prevista infatti l’applicazione del Decreto Legislativo 8 aprile 2013, n. 39 ‘Norme in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico’ e questa norma è applicata ai membri del Comitato di Gestione”. Invece, sul tema degli strumenti di pianificazione, è stata prevista la “variante localizzata”, che “è – spiega- uno strumento che può essere adottato in fase transitoria, per un tempo limitato, al fine di rendere possibile la programmazione e la progettazione di interventi infrastrutturali che si rendessero necessari e indifferibili nelle more dell’approvazione dei piani regolatori di sistema portuali vigenti e non veicolabili come gli adeguamenti tecnico funzionali”.