Home Nazionale Porti: Delrio, riforma in fase conclusiva, Italia molo Mediterraneo

Porti: Delrio, riforma in fase conclusiva, Italia molo Mediterraneo

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Roma, 11 ott. (AdnKronos) – La riforma del sistema portuale è arrivata al traguardo e il decreto correttivo costituisce il tassello finale di questo percorso, “punto di forza” dell’azione del Governo e per fare dell’Italia il “molo” del Mediterraneo. A sottolinearlo è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, nel corso di una audizione presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato. Correttivi, spiega, necessari per poter affinare alcuni strumenti: infatti, “alcuni argomenti non erano stati appositamente affrontati nella prima versione della riforma e sapevamo già che avremmo dovuto metterci mano, per non creare ulteriore peso diciamo di implementazione della riforma, abbiamo voluto metterci mano in un secondo momento”.
“Si tratta di un ulteriore tassello utile – afferma Delrio – alla riorganizzazione portuale, sempre nell’ottica di portare efficacia al Sistema Paese, per l’Italia interpretata come il grande molo del Mediterraneo, e quindi le azioni di integrazione, di semplificazione e di efficienza previste nel decreto penso che consentiranno ai porti di diventare più capaci di creare occupazione, sviluppo economico ed equilibrio tra domanda e offerta all’interno dei Sistemi Portuali. Ovviamente il tutto nell’ottica di valorizzare tutto il ‘sistema mare’ e quindi in maniera che espliciti tutto il suo potenziale”.
“Gli interventi più significativi proposti – ricorda Delrio – riguardano la classificazione dei porti, l’attribuzione al piano regolatore portuale del compito di definire le funzioni di ciascun porto, l’introduzione del riferimento al piano dell’organico del porto, questo tema della materia del lavoro era uno degli elementi che abbiamo appositamente omesso nella prima versione della riforma, e l’inserimento di disposizioni che sono più disposizioni di chiarimento in materia di inconferibilità e incompatibilità per i membri nominati del Comitato di Gestione”.