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Sicilia: a sei mesi dalle Regionali i partiti scaldano i motori per il dopo-Crocetta

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Palermo, 2 mag. (AdnKronos) – Mancano ancora sei mesi alle elezioni regionali in Sicilia, ma già nell’isola i motori si stanno scaldando. Da destra a sinistra, passando dal Movimento Cinque stelle. I ‘big’ politici siciliani sanno che, anche questa volta, il risultato delle elezioni alla Regione non potrà che ripercuotersi sulle Politiche dell’aprile 2018, sempre se non si andrà a elezioni anticipate. Ed ecco che i partiti sono già al lavoro per mettere in campo le forze migliori con un unico obiettivo: vincere. Ma come sarà il dopo-Crocetta in Sicilia? “Le Regionali saranno certamente un banco di prova per testare possibili alleanze in vista delle nazionali”, dice all’Adnkronos il leader dei grillini in Sicilia, Giancarlo Cancelleri, candidato in pectore a Governatore per il M5S. Cancelleri ricorda il ‘Partito della Regione’ che tanto piacerebbe all’ex Presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, e che metterebbe insieme centrodestra e centrosinistra con un unico intento: battere il M5S. “C’è quasi la voglia di un ritorno di Cuffaro – dice – e questa cosa mi disgusta”.
“Non so cosa succederà nel dopo-Crocetta, ma abbiamo da neutralizzare due mistificazioni”, annuncia Nello Musumeci, il primo candidato già ufficiale alla Regione. “La prima mistificazione è già nota in tutta la sua cruda e drammatica realtà e cioè la rivoluzione di Crocetta – spiega l’ex Presidente della Commissione antimafia all’Ars – L’altra mistificazione è quella del M5S che ostenta una sorta di superiorità genetica ma, messa alla prova, rivela ala sua inconsistenza sul piano della concretezza che ogni forza di governo deve invece sapere dimostrare”. “Noi lavoriamo per ricomporre una coalizione che vada al di là del centrodestra tradizionale per dare rappresentanza anche a centinaia di migliaia di siciliani che non credono più nei partiti e nella geografia politica, intesa in maniera rigida e schematica – ribadisce l’ex esponente di An Musumeci – Ci stiamo riuscendo, se è vero che riusciamo a parlare a 360 gradi con un progetto di governo fatto di pochi ma essenziali obiettivi e con un metodo che i siciliani già conoscono. Legato alla mia storia, credo improntata a doveri costanti ad efficienza, e all’assoluta trasparenza”.
Musumeci, parlando del M5S, aggiunge poi: “Dobbiamo convincere i siciliani che non servono più i salti nel buio e le novità non appartengono alla logica della politica. Ma alla moda di abbigliamento, da esporre in vetrina. Il collasso nel quale vive la Sicilia impone scelte responsabili e sono convinto che i siciliani più che un voto di protesta, a novembre sapranno esprimere un voto di testa”.