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Startup: nel 2017 investimenti a quota 261 mln, dall’estero +163%

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Milano, 30 nov. (AdnKronos) – Nel 2017 gli investimenti in equity di startup hi-tech in Italia ammontano a 261 mln, in crescita del 20% rispetto al 2016. Calano quelli formali (-21%), cioè quelli di investitori strutturati come fondi o private equity, ma il mercato cresce con i finanziamenti dall’estero (+163%), i business angel – cioè soggetti privati facoltosi – e il crowdfunding. I numeri arrivano dall’Osservatorio Startup Hi-tech promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Italia Startup.
Gli investitori istituzionali italiani scommettono meno sul tech: il loro contributo economico passa da 101 milioni a 80 milioni nel 2017, ma a bilanciare la decrescita è l’aumento del 10% dei finanziamenti da parte di attori informali. Ad ogni modo, il 46% delle startup hi-tech italiane finanziate si rivolge a clienti esteri, ma dalla distribuzione dei ricavi provenienti da oltreconfine emerge come oltre otto startup su dieci vantino meno del 50% di fatturato di origine estera.
“L’ecosistema startup hi-tech italiano continua purtroppo a soffrire di un cash shortage a monte, e dovrebbe essere sostenuto da opportuni strumenti ed operazioni ad esso interamente destinati e dedicati”, spiega Antonio Ghezzi, Direttore dell’Osservatorio. La nota positiva c’è, però: “Nei dati, si evidenzia un aumento del taglio medio di investimento (circa il 70% dei quali superano i 500.000 euro), segnale che anche in Italia è possibile ottenere round di fascia medio-alta che aiutino la startup a proseguire nel processo di crescita”.