Roma, 11 feb. (AdnKronos) – Cade la fiducia economica, peggiorano gli standard abitativi e l’equità socio-economica mentre migliorano le condizioni di salute e i beni posseduti dalle famiglie e rimangono stabili i servizi socio-sanitari. Sono questi alcuni dei risultati emersi dai 12 indicatori esaminati dal 2° Rapporto sulla qualità dello sviluppo e il benessere socio-economico, realizzato dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio della Cgil e da Tecnè.
Nel dettaglio dei singoli indicatori, gli standard abitativi scendono nel complesso da 100 a 98 punti. Peggiorano nel nord-ovest da (da 106 punti a 103) e nel mezzogiorno (da 93 a 90) mentre migliorano nel nord-est (da 105 a 106). Stabile il centro con 98 punti. Al primo posto si colloca il Trentino A.A. (122 punti), seguito da Valle d’Aosta (114) e il Friuli Venezia Giulia (110).
Migliora l’indicatore dei beni posseduti dalla famiglie. Aumentano le famiglie che possiedono la lavastoviglie, il climatizzatore, l’automobile o più di una e anche quelle che in casa hanno l’antenna parabolica (da 31% a 34%), un impianto wi-fi (da 38% a 41%).), il personal computer (da 64% a 65%) e di un modem (da 44% a 45%). L’indice sale da 100 a 104 punti e cresce in tutte le aree del Paese. Nel nord-ovest passa da 103 a 108, nel nordest da 111 a 115, nel centro da 103 a 107, nel mezzogiorno da 89 a 92. Al primo posto si colloca il Veneto (122 punti), seguito da Marche (119) e Lombardia (113).