Home Nazionale Terremoto: sfollati a Boldrini, noi come deportati

Terremoto: sfollati a Boldrini, noi come deportati

0

Roma, 2 feb. (AdnKronos) – Arrivano in piazza Montecitorio dalle Marche, per manifestare tutto il loro disagio. E chiedere alle istituzioni di fare di più, mentre a Palazzo Chigi il consiglio dei ministri è riunito per varare nuove misure sul terremoto. Sono le persone che a causa del sisma hanno perso tutto, lavoro, casa, amici, famigliari, lavoro. Una delegazione viene ricevuta alla Camera dalla presidente Laura Boldrini, che rivede la sua agenda per incontrarli. Tra i presenti una ragazza indossa una t-shirt con su scritto: ‘Daje Marche. La nostra terra trema, noi no”.
“Siamo qui – hanno detto alla presidente – perché qualcosa non sta funzionando, ci avete fatto tante promesse e dato tanto coraggio quando siete venuti, subito dopo il sisma. Qualcuno ci aveva detto che a Natale quasi tutto sarebbe stato sistemato, noi oggi non vediamo quanto ci era stato promesso. E abbiamo un precedente, il terremoto del ’97: dopo tre mesi tutti erano nei container. Adesso, a chi è andata bene, vive in moduli in una situazione poco dignitosa, in camere con 3-4 letti e i bagni fuori. Per gli anziani un grosso disagio. Poi c’è gente nelle tende, nelle roulotte, persone che si sono organizzate sole”.
“Oltre a quelle ospitate nella costa che sembrano deportate. Psicologicamente la situazione inizia a essere intollerabile. A breve le convenzioni con gli albergatori scadranno, dove andranno a finire questi concittadini? Siamo venuti qui in forma pacifica, perché siamo veramente disperati”, hanno raccontato a Boldrini.