Home Nazionale Terrorismo: si attende nulla osta per Amri, Beccalossi ‘Italia non paghi’

Terrorismo: si attende nulla osta per Amri, Beccalossi ‘Italia non paghi’

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Milano, 28 feb. (AdnKronos) – A 67 giorni dalla morte, Anis Amri, l’autore della strage in Germania, non ha ancora una sepoltura. La salma si trova nell’obitorio civico di Milano, in attesa del nulla osta dei magistrati che indagano sull’uomo che il 19 dicembre scorso ha lanciato un camion sulla folla del mercatino di Natale a Berlino, uccidendo 12 persone e ferendone quasi cinquanta. La famiglia del tunisino rivendica la salma, mentre le spese sul trasporto del corpo potrebbero ricadere sull’Italia.
“Non vorremmo si arrivasse alla macabra beffa per cui gli italiani, che oggi leggono del trattamento riservato al governo tedesco ai genitori della povera Fabrizia Di Lorenzo, a cui viene negata ogni forma di risarcimento per la figlia, vittima di Anis Amri, debbano invece provvedere alle spese per un terrorista morto che cercava di uccidere due poliziotti. A ogni cosa c’è un limite”. Viviana Beccalossi, l’assessore lombardo che per prima ha sollevato la questione relativa alle incombenze procedurali e agli oneri economici dopo la morte di Amri, chiede, attraverso l’Adnkronos, giustizia sul caso.
Dal 23 dicembre scorso la salma del 24enne, ucciso dopo un conflitto a fuoco con due poliziotti a Sesto San Giovanni, si trova nell’obitorio comunale in piazzale Gorini a Milano. Il suo corpo, secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild sarebbe stato chiesto per sedici volte, attraverso il ministero degli Esteri tunisino, al governo italiano. “Al ministro Angelino Alfano, che giorni fa aveva invocato la necessità di effettuare ‘tutte le verifiche del caso perché l’Italia è uno Stato di diritto’ dico di non fare scherzi”, sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia, autrice della cosiddetta legge lombarda anti moschee.