(AdnKronos) – Un primo ‘assaggio’ per una collaborazione tra Rai3 e Baricco che potrebbe ripetersi, anche se la televisione non è la priorità per lo scrittore che ha accettato “il rischio” della diretta per un evento a cui partecipa a titolo gratuito e che non sarà una semplice lettura del libro ‘Furore’, ma una narrazione delle vicende della famiglia di Tom Joad lungo la Route 66, dall’Oklahoma fino alla California. Un programma senza orpelli con la regia di Fabio Calvi e la scenografia di Francesca Montinaro per riportare alla ribalta un libro “in cui ogni migrazione è stata raccontata per sempre”.
Una prima – Baricco esclude che questo evento si possa trasformare in una tournée teatrale – che parla di un’emergenza “che va affrontata avendo forza. Da un lato c’è la pietas, un’istintiva immedesimazione, dall’altro c’è la paura che è legittima e non va condannata; vanno create le condizioni per capire questo fenomeno e affrontarlo con gesti che possano aiutare la nostra società a essere più forte e giusta”. Immediato il feeling con Bianconi che avrà il compito di ‘cucire’ la musica sulle parole e “creare stati d’animo” con le note.
“In questa esperienza molto veloce mi sono trovato molto bene in Rai, non mi hanno fatto passare la voglia; il mio problema con la tv è che nella vita faccio altro”, dice Baricco a chi gli chiede di altri progetti sul piccolo schermo. “Abbiamo sempre solo parlato di eventi, questa è una grandissima opportunità, lo faccio per il mio desiderio di lasciare un segno civile”, dice lo scrittore più abituato a calcare il palcoscenico dei teatri. “Lunedì ho la chance di parlare con gente a cui non parlerei mai, ho la possibilità di raggiungerli anche solo per pochi minuti e forse di cambiare qualcosa, questa è la grande opportunità della tv”, chiosa Baricco.