(AdnKronos) – E ancora. L’Euro ci ha spinti nel baratro? Falso! “Prima invidiavamo la forza del marco tedesco, oggi condividiamo con i tedeschi la stessa moneta. Chi vuole tornare alla lira vuole tornare a una moneta debole”: “sarebbero i nostri stipendi e risparmi a perdere valore e potere d’acquisto. Inoltre,”l’unione monetaria ha eliminato le commissioni e i rischi di cambio tra le monete europee, favorendo il commercio internazionale e i movimenti di capitale”.
L’Europa è comunque un costo? Altra bufala, tuonano i Radicali. “È la non-Europa ad avere un costo”: “se alcune politiche già intraprese dall’Unione – come il completamento del mercato interno, la creazione del mercato unico digitale e l’unione bancaria – venissero portate fino in fondo, il vantaggio economico potrebbe raggiungere negli anni circa 1.600 miliardi di euro, l’equivalente del Pil italiano”.
È falso, poi, che la patria europea sia un’invenzione: “è un’idea molto viva, specialmente tra i giovani. Dal 1998 il programma Erasmus ha consentito a 3 milioni e mezzo di ragazze e ragazzi di trascorrere un periodo in un altro paese Ue, permettendo loro di migliorare le proprie competenze, aumentare le possibilità di lavoro e carriera, ma soprattutto rafforzando la loro attitudine a sentirsi cittadini europei, quindi del mondo. Sono loro i figli dell’Europa, dei quali non possiamo accorgerci solo quando sono vittime di attentati”, si legge ancora in Europe First.