Home Nazionale Up: Spinaci, con ricambio parco auto anche -37% riduzioni Co2 (2)

Up: Spinaci, con ricambio parco auto anche -37% riduzioni Co2 (2)

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(AdnKronos) – Nonostante i notevoli miglioramenti degli ultimi venti anni, certificati da un recente rapporto dell’Enea, sottolinea il presidente di Up, “permangono diverse criticità, in particolare in alcuni grandi agglomerati urbani che vanno sicuramente affrontate. La stessa Commissione europea chiede di intervenire non sull’intero territorio nazionale, ma su 12 zone specifiche tra cui grandi città come Roma, Torino e Milano. In questo caso sono richieste misure efficaci a breve termine, che siano basate su un approccio multidisciplinare (urbanistico, comportamentale, ambientale, ecc.) e l’utilizzo sinergico di tutti gli strumenti disponibili, identificando le reali fonti emissive e non limitando l’analisi al solo trasporto”.
È importante, aggiunge Spinaci, “avere un quadro completo e condiviso che, partendo dall’analisi dei singoli inquinanti e dei problemi più ricorrenti, individui, sulla base di un’analisi costi-benefici e secondo il principio della neutralità tecnologica, le diverse modalità di intervento. È pertanto essenziale che si proceda con un approccio coordinato tra l’Amministrazione pubblica centrale, che individua gli strumenti più idonei, e le Amministrazioni locali, che scelgono quali adottare in base alle proprie specifiche criticità dettate dalle tipologie di inquinanti presenti e dalle fonti emissive (industria, civile, trasporti), dalle condizioni climatiche, dalle caratteristiche del territorio e dalla mobilità urbana”.
Per quest’ultima, sottolinea il presidente di Up, “l’intermodalità è una delle chiavi per dare una soluzione immediata e fruibile ai problemi, in quanto è in grado di offrire la forma di trasporto più efficiente per ciascuna esigenza di mobilità nei diversi contesti urbani ed extraurbani (car e bike sharing, trasporto pubblico efficiente e diffuso)”. In questo ambito, aggiunge, “l’auto elettrica, benché ancora di nicchia, può essere nei centri urbani più inquinati un supporto ad altre modalità di intervento, tra le quali resta prioritario un reale rafforzamento del trasporto pubblico locale, sia su gomma che su rotaia. Un ulteriore contributo al miglioramento della qualità dell’aria può venire da un utilizzo pieno delle possibilità offerte dagli enormi progressi tecnologici nella digitalizzazione delle informazioni e del loro uso per una gestione più efficiente delle città e della mobilità”, conclude.