Roma, 27 giu. (AdnKronos) – “Un intervento fondamentale” per dare una risposta agli obiettivi ambientali e di miglioramento della qualità dell’aria “è il ricambio del parco auto, sia pubblico che privato, considerato che il nostro è uno dei più vetusti in ambito europeo (11 anni contro gli 8 della media europea). Oggi circa 17 milioni di veicoli in circolazione su un totale di 37 milioni, cioè oltre il 45%, sono ante euro 4 ovvero di prima del 2005”. Ad affermarlo, nel corso dell’Assemblea annuale di Unione Petrolifera, è il presidente Claudio Spinaci.
“Ai livelli attuali di emissione dei veicoli euro 6 e della loro già prevista evoluzione,con un progressivo ricambio di circa 2 milioni di auto all’anno, per il trasporto leggero al 2030 sarà possibile ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 del 37% rispetto al 2005, quando il parco era tutto pre-euro 4 con emissioni medie di almeno 170 gr/km, cioè più del 33% richiesto a livello europeo sulla base degli accordi di Parigi”, sottolinea ancora il presidente di Up.
D’altra parte, aggiunge Spinaci, “la sempre maggiore penetrazione di veicoli euro 6 a benzina, gasolio, ibridi e la diffusione del gas nel trasporto leggero è un processo in corso e rappresenta quindi una soluzione già disponibile. Diverso, come accennato, è il tema della qualità dell’aria nei grandi centri urbani dove il ricambio del parco auto da solo non è sufficiente o almeno richiederebbe tempi troppo lunghi”.