(AdnKronos) – Il commercio con l’estero, osserva, “potrebbe tornare a dare un contributo lievemente positivo (dopo l’apporto negativo del 2014-16 e quello nullo del 2017) mentre potrebbe permanere un lieve freno derivante dalla variazione delle scorte. I consumi hanno tenuto meglio del previsto nel 2017, mantenendo il ritmo di crescita dell’1,5% già visto nel 2016 (dopo il picco del 2% registrato nel 2015)”.
Nel 2018, da un lato l’occupazione, rileva il senior economist della direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, “potrebbe rallentare ulteriormente, stimiamo a 0,7% da 1,1%, dall’altro il potere d’acquisto delle famiglie potrebbe rimbalzare a 1,4% da 0,4%”. Pertanto, spiega Mameli, “siamo oggi meno cauti circa l’evoluzione della spesa delle famiglie di quanto non lo fossimo tre mesi fa: vediamo un rallentamento solo marginale dei consumi di contabilità nazionale, a 1,3% nel 2018 da 1,5% del 2017 (pertanto in linea con l’andamento del pil)”.