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Carnevale: per festeggiarlo in Veneto non c’è solo Venezia

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Venezia, 11 feb. (AdnKronos) – Se dici Carnevale, se dici Martedì Grasso, in Veneto non puoi dire altro che Venezia. La città lagunare però da quest’anno ha invertito la tendenza e punta a non voler incamerare migliaia e migliaia di turisti. Così, con il debutto del numero chiuso, con tanto di Control Room popolata di super-esperti per la gestione dei flussi e delle masse, il Carnevale di Venezia diventa un evento, diciamo così, esclusivo. In 20mila al massimo a San Marco per gli eventi clou come il volo dell’Aquila che vede oggi protagonista il patron della Diesel, Renzo Rosso oppure il gran finale del martedì grasso con lo ‘svolo’ del Leon: il Leone alato di San Marco, simbolo della città, dal Campanile planerà, dipinto su di un grande telo scenografico, sopra il pubblico presente in piazza.
Ad accoglierlo sul palco dodici fanciulle veneziane, le Marie. Ma chi sono queste ragazze? Nel IX secolo a Venezia vi era l’usanza di benedire, nel giorno della Purificazione di Maria, tutte le coppie che avrebbero convolato a nozze entro l’anno. Durante la benedizione, che avveniva nella Chiesa di San Pietro di Castello, si sceglievano inoltre 12 ragazze tutt’altro che benestanti e che venivano assegnate ad una famiglia ricca che aveva il compito di assicurare loro una dote. Il giorno della festa poi le donne venivano vestite con abiti sfarzosi. Ma le Marie divennero celebri nel 973 perchè durante un attacco di pirati le 12 spose vennero rapite. Il rocambolesco salvataggio che ne conseguì fece entrare queste 12 fanciulle nella storia e venne cosi istituita la Festa delle Marie.
Si dice che vedere una delle Marie sia di buon augurio. E tutt’ora si celebra la Festa delle Marie, anche se per un lungo periodo la celebrazione era stata dimenticata: l’organizzazione del Carnevale ha inoltre deciso che una di esse, nell’ambito di un concorso, viene scelta per ‘volare’ sopra piazza San Marco per l’apertura del Carnevale dell’anno successivo.