Home Nazionale Caso Claviere, si indaga su altro sconfinamento

Caso Claviere, si indaga su altro sconfinamento

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Torino, 16 ott. – (Adnkronos) – Trasporto di stranieri con atti diretti a procurarne illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato. E’ il reato ipotizzato dalla procura di Torino che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti sulla vicenda dei migranti fatti scendere da un furgone della gendarmeria francese a . A darne notizia una nota della procura in cui si precisa che “non risulta che le autorità italiane siano state poste a conoscenza da parte di quelle francesi di quanto accaduto”.Inoltre, c’è un secondo episodio di sospetto sconfinamento delle autorità francesi in territorio italiano su cui sta indagando la procura torinese: i fatti si riferiscono al 2 agosto scorso quando, si legge in una nota, si sono verificate “due anomale attività di controllo di due cittadini residenti nel comune di Claviere” e per il quale la procura ha aperto un fascicolo senza indagati e senza formulazione di reato.In particolare, precisa la nota sottolineando che i fatti sono stati riferiti dagli interessati ai carabinieri, le due persone – una mentre passeggiava con il cane, l’altra mentre era in moto su una strada sterrata – “venivano fermate nella zona di Gimont di Cesana Torinese da quattro uomini verosimilmente francesi, usciti dalla zona boscosa dov’è erano nascosti, in tuta mimetica militare, con giubbotto antiproiettile e armati chiedevano loro in lingua straniera i documenti”.Sottolineando che i fatti si sono verificati “in territorio italiano a circa 2 km dal confine con la Francia”, la nota della procura comunica ancora che “alla persona che circolava con il ciclomotore, di cui è stata rilevata la targa, veniva impedito di proseguire per la strada è intimato di non riferire ad alcuni di aver visto gli uomini armati”.Infine, la procura torinese fa poi sapere che, oltre alle indagini in Italia, emetterà – come già in precedenza per i fatti di – un ordine di investigazione europeo “confidando nella doverosa collaborazione della competente autorità francese”.