Home Nazionale Csm: M5S lascia mani libere a togati ma avverte, ‘no remake Patto Nazareno’

Csm: M5S lascia mani libere a togati ma avverte, ‘no remake Patto Nazareno’

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Roma, 18 set. (AdnKronos) – E’ ancora aperta la partita sulla vicepresidenza del Csm. Oggi i consiglieri neoeletti dalle varie correnti cominceranno a sedersi attorno a un tavolo, un appuntamento decisivo per iniziare a comprendere chi succederà a Giovanni Legnini. E se le varie correnti da sempre sono orientate su un unico nome laico -ovvero quello del consigliere indicato dal principale partito di governo- le cose a questo giro dovrebbero cambiare, visto che il M5S non ha fatto pervenire ai togati indicazioni sui tre consiglieri eletti in quota 5 Stelle nel luglio scorso e passati dal via libera del blog delle stelle.
Il nuovo modus operandi, spiegano i vertici grillini all’Adnkronos, si basa sulla volontà di non esercitare pressioni, lasciando le mani libere ai togati a garanzia di una magistratura davvero indipendente. Ma c’è un ma. Il Movimento vede col fumo negli occhi due nomi in corsa: quello di David Ermini, eletto al Csm dal Pd e deputato dem, e quello di Alessio Lanzi, professore di penale tributario a Milano eletto da Forza Italia ma soprattutto ex avvocato di David Mills e Fedele Confalonieri. Eleggere uno dei due nomi in questione verrebbe letto come uno schiaffo al governo e il M5S -questo il messaggio che filtra dai vertici- non è disposto ad accettare remake del Patto del Nazareno.
Viene inoltre assicurato all’Adnkronos che i 5 voti espressione della maggioranza -3 del M5S e 2 della Lega- saranno compatti e convergeranno su un unico nome. Tra questi, sembrano salire all’interno del plenum le quotazioni del calabrese Fulvio Gigliotti, in pole rispetto agli altri due nomi indicati dai grillini, ovvero Alberto Maria Benedetti e Filippo Donati, quest’ultimo inizialmente dato per favorito.