Home Nazionale Elezioni: Faraone, nessuno stia in panchina, futuro Italia più importante di beghe

Elezioni: Faraone, nessuno stia in panchina, futuro Italia più importante di beghe

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Palermo, 30 gen. (AdnKronos) – “Ci siamo. Siamo tutti in campo e nessuno può stare in panchina o, peggio, fare lo spettatore, guardarsi la partita dalle tribune. Il 4 marzo in gioco c’è il futuro dell’Italia, che è molto più importante delle beghe, dei rancori, delle divisioni, dei tatticismi. Dobbiamo imporre la speranza alla paura, battere i populismi e gli estremismi”. Inizia così la lettera aperta ai siciliani del sottosegretario Davide Faraone, oggi di nuovo al centro delle critiche dell’ex governatore siciliano, Rosario Crocetta, che ha convocato i giornalisti in un hotel di Palermo dopo la sua esclusione dalle liste dem per le Politiche del 4 marzo. “In Italia abbiamo il PdR, Partito di Renzi, e in Sicilia il PdF, il Partito di Faraone – ha attaccato Crocetta -, questo genio rampante della politica che si è caratterizzato per avere distrutto il partito in Sicilia e averci fatto perdere le regionali”.
Contro le liste intanto monta la polemica ed esplodono i malumori della base e dei militanti. A Caltanissetta si sono autoconvocati in assemblea i circoli della provincia per decidere quali azioni intraprendere per esprimere il proprio dissenso. La Federazione dei Giovani Democratici di Agrigento si è autosospesa. Il dito è puntato sui “nomi calati dall’alto” e “senza un confronto con il territorio”. Metodi che in tanti giudicano “inaccettabili”. Tra i primi ad esprimere dissenso rispetto alle liste era stato Antonello Cracolici, big del partito in Sicilia ed ex assessore regionale all’Agricoltura nel Governo Crocetta. In direzione lui aveva votato contro. “Nell’Isola è in atto un mutamento genetico del Pd – aveva detto -. E’ stata cancellata una buona parte delle esperienze della sinistra siciliana. Si vuole chiamare rinnovamento quello che in realtà è il vecchio trasformismo”.